Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2016
Editoriale
In questo numero abbiamo selezionato una serie di articoli che seguono l’evento di aggiornamento scientifico ematologico più importante dell’anno rappresentato dall’American Society of Hematology (ASH). La comprensione sempre maggiore della biologia tumorale e del microambiente che la sostiene porta all’identificazione di una serie di pathways molecolari e di nuove molecole in grado di agire da sole o in sinergia alla classica chemioterapia per la cura di queste patologie.
La classe di inibitori enzimatici che abbiamo imparato a conoscere e a utilizzare nel corso degli ultimi due anni per il trattamento della leucemia linfatica cronica in primis ma anche di altre affezioni linfoproliferative croniche, si arricchisce di molecole di nuova generazione in grado di ridurre alcuni degli effetti collaterali che ne limitano l’utilizzo in alcune circostanze cliniche.
Il messaggio che vogliamo trasmettere è che dobbiamo continuare a guardare con entusiasmo questo armamentario terapeutico improntato a un approccio chemo-free, senza però dimenticare che questi farmaci hanno delle tossicità a breve termine, spesso non trascurabili, che li rendono fruibili solo nelle mani di specialisti, e tossicità a lungo termine ovviamente non ancora note per il loro breve follow-up clinico. Quindi è necessario meditare ancora su tutti i trial clinici con trattamenti convenzionali e sui loro follow-up e dobbiamo leggere in modo critico e costruttivo i risultati entusiasmanti delle nuove generazioni di farmaci biologici, ricordando sempre che non si può prescindere dalla clinica, ossia dall’osservazione dei nostri pazienti e dalla loro cura a 360°.
In questi ultimi numeri abbiamo infatti associato alla traduzione dei lavori scientifici più innovativi anche suggerimenti di interpretazione dei risultati riportati nei commentari che sempre più spesso seguono tali pubblicazioni a nome dei massimi esperti della materia in questione, proprio per esercitarvi in questo modus operandi che non può che migliorare la nostra professionalità.
Buona lettura!