Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2019
Introduzione
Polatuzumab vedotin (polatuzumab vedotin-piiq; PolivyTM) è un coniugato anticorpo-farmaco comprendente un anticorpo monoclonale contro il CD79b (un componente del recettore delle cellule B) coniugato covalentemente all'agente citotossico anti-mitotico monometil auristatina (MMAE) tramite un legame idrolizzabile. Dopo essersi legato a CD79b sulla superficie delle cellule B, polatuzumab vedotin (pola) viene interiorizzato e il legame viene tagliato, rilasciando MMAE nella cellula, dove inibisce la divisione e induce l'apoptosi. Nella Figura 1 è rappresentata la time-line dello sviluppo della classe di appartenenza.
Anche pinatuzumab vedotin (pina) coniugato anticorpo-farmaco (ADC) contro CD22 ha dimostrato attività clinica e tollerabilità negli studi di fase 1. Lo scopo di questo studio di fase 2 multicentrico, in aperto, era di confrontare rituximab più pola (R-pola) o pina (R-pina) in pazienti con linfoma diffuso o refrattario a grandi cellule B recidivato o refrattario e linfoma follicolare.
Metodi
In questo studio randomizzato di fase 2 che ha coinvolto 39 siti sperimentali in sei Paesi, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale (1:1), mediante uno schema di randomizzazione gerarchica dinamica, a ricevere R-pola o R-pina (375 mg/m2 di rituximab più 2,4 mg/kg di ADC) ogni 21 giorni fino alla progressione della malattia o tossicità inaccettabile fino a un anno. Le allocazioni di trattamento erano note a ciascun Centro, ai pazienti o allo sponsor dopo che i pazienti sono stati arruolati e assegnati in modo casuale a ciascun gruppo. Gli obiettivi primari erano sicurezza e tollerabilità e risposta antitumorale. Lo studio è registrato con ClinicalTrials. gov, numero NCT01691898.
Risultati
In questo studio sono stati arruolati e sono stati assegnati al trattamento 81 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e 42 con linfoma follicolare tra il 27 settembre 2012 e il 10 ottobre 2013.
Dei 42 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B che hanno ricevuto R-pina, 25 (60%, IC 95% 43–74) hanno ottenuto una risposta obiettiva e 11 (26%, IC 95% 14–42) hanno ottenuto una risposta completa.
Dei 39 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B che hanno ricevuto R-pola, 21 (54%, IC 95% 37–70) hanno ottenuto una risposta obiettiva e 8 (21%, IC 95% 9–36) hanno ottenuto una risposta completa.
Dei 21 pazienti nella coorte del linfoma follicolare che hanno ricevuto R-pina, 13 (62%, IC 95% 38–82) hanno ottenuto una risposta obiettiva e 1 (5%, IC 95% 0,1–24) ha raggiunto una risposta.
Dei 20 pazienti di questa coorte che hanno ricevuto R-pola, 14 (70%, IC 95% 46–88) hanno ottenuto una risposta obiettiva e 9 (45%, IC 95% 23–68) hanno ottenuto una risposta completa (Tabella 1).
Nella coorte di pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B, si sono verificati eventi avversi di grado 3-5 in 33 (79%) di 42 pazienti trattati con R-pina (i più comuni erano neutropenia [29%] e iperglicemia [10%]; 9 [21% ] eventi avversi di grado 5, 5 dei quali correlati all'infezione, e in 30 (77%) su 39 pazienti trattati con R-pola (i più comuni erano neutropenia [23%], anemia [8%] e diarrea [8%]; nessun evento avverso di grado 5). Nella coorte di pazienti con linfoma follicolare si sono verificati eventi avversi di grado 3-5 in 13 (62%) su 21 pazienti trattati con R-pina (i più comuni erano neutropenia [29%] e iperglicemia [14%]; nessun evento avverso di grado 5) e in 10 (50%) su 20 pazienti trattati con R-pola (i più comuni erano neutropenia [15%] e diarrea [10%]; 1 evento avverso di grado 5).
Conclusioni
Gli Autori concludono che R-pina e R-pola sono potenziali opzioni di trattamento in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma follicolare recidivati/refrattari. Polatuzumab è stato selezionato dal finanziatore dello studio per l'ulteriore sviluppo nel linfoma non-Hodgkin rispetto a pinatuzumab, sia per la maggiore durata della risposta ottenuta sia per i dati di rischio-beneficio complessivo che favoriscono appunto l’associazione di rituximab-polatuzumab.