Introduzione
Per i pazienti con linfoma follicolare refrattario o con recidive multiple non sono stati stabiliti uno standard di cura e una durata ottimale della terapia. Lo scopo di questo studio è stato di valutare epcoritamab, un nuovo anticorpo bispecifico CD3×CD20, nel contesto del trattamento del linfoma follicolare dalla terza linea in poi.
Metodi
EPCORE NHL-1 è uno studio multi-coorte, a braccio singolo, di fase 1/2 condotto in 88 centri in 15 Paesi. In questo lavoro gli sperimentatori hanno riportato l’analisi primaria dei pazienti con linfoma follicolare recidivato o refrattario (R/R) nella parte di fase 2 dello studio, che includeva la coorte cardine (espansione della dose) e la coorte di ottimizzazione del ciclo 1. I pazienti eleggibili avevano un'età pari o superiore a 18 anni, un linfoma follicolare CD20+ R/R (grado 1–3A), un performance status dell'Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG PS) fino a 2 e avevano ricevuto almeno due precedenti linee di terapia (incluso un anticorpo monoclonale anti-CD20 e un agente alchilante o la lenalidomide). I pazienti sono stati trattati con epcoritamab 48 mg per via sottocutanea in cicli di 28 giorni: settimanalmente nei cicli 1–3, ogni 2 settimane nei cicli 4–9 e ogni 4 settimane fino alla progressione della malattia o a tossicità inaccettabile. Per mitigare il rischio e la gravità della sindrome da rilascio di citochine (CRS), nella coorte cardine il ciclo 1 ha riguardato un regime posologico incrementale di una dose primaria di 0,16 mg il giorno 1 e una dose intermedia di 0,80 mg il giorno 8, seguiti da successive dosi complete da 48 mg e prednisolone profilattico da 100 mg; nella coorte di ottimizzazione del ciclo 1, una seconda dose intermedia di 3 mg il giorno 15, un'adeguata idratazione e desametasone profilattico 15 mg sono stati valutati durante il ciclo 1 per ridurre ulteriormente il rischio e la gravità della CRS. Gli endpoints primari sono stati il tasso di risposta globale rivisto in modo indipendente per la coorte cardine e la percentuale di pazienti con CRS di grado >2 e di qualsiasi grado per la coorte di ottimizzazione del ciclo 1. Le analisi sono state effettuate in tutti i pazienti arruolati che avevano ricevuto almeno una dose di epcoritamab. Questo studio, in corso, è registrato presso ClinicalTrials.gov (NCT03625037).
Risultati
Tra il 19 giugno 2020 e il 21 aprile 2023, 128 pazienti (età mediana: 65 anni [interquartile range, IQR 55–72]; 49 [38%] femmine e 79 [62%] maschi) sono stati arruolati e trattati nella coorte cardine (mediana follow-up: 17,4 mesi; IQR 9,1–20,9). Il tasso di risposta globale era dell'82% (105 su 128 pazienti; confidence interval [CI] 95%: 74,3–88,3), con un tasso di risposta completa del 62,5% (80 su 128; CI 95%: 53,5–70,9). L’evento avverso di grado 3-4 più comune emerso dal trattamento era la neutropenia in 32 (25%) su 128 pazienti. La CRS di grado 1-2 era segnalata in 83 (65%) su 128 pazienti; la CRS di grado 3 era segnalata in 2 pazienti (2%). La sindrome da neurotossicità associata alle cellule effettrici immunitarie (ICANS) era segnalata in 8 (6%) su 128 pazienti (5 [4%] di grado 1; 3 [2%] di grado 2). Tra il 25 ottobre 2022 e l'8 gennaio 2024, 86 pazienti (età mediana: 64 anni, 55–71; 37 [43%] femmine e 49 [57%] maschi) sono stati arruolati e trattati nella coorte di ottimizzazione del ciclo 1. L'incidenza della CRS era del 49% (42 su 86 pazienti; 8 [9%] di grado 2; nessuno di grado 3 o peggiore), senza alcuna ICANS segnalata.
Conclusioni
Gli autori possono concludere che epcoritamab in monoterapia mostrava un’attività clinicamente significativa nei pazienti con linfoma follicolare refrattario o con recidive multiple a fronte di un profilo di sicurezza gestibile.