Numero speciale di "Impact Factor News” n° 3 - Ottobre 2014
Background
La malattia di Castleman multicentrica è un raro disordine linfoproliferativo guidato dalla produzione disregolata di interleuchina 6. Nessuno studio randomizzato è stato mai condotto per stabilire quale sia il trattamento standard di tale patologia.
Pazienti e metodi
In questo lavoro gli Autori hanno voluto stabilire la sicurezza e l’efficacia di siltuximab, un anticorpo monoclonale chimerico anti-interleuchina 6, nei pazienti HIV-HHV8 sieronegativi con diagnosi di malattia di Castleman multicentrica.
Lo studio è stato condotto in 38 centri di 19 Paesi in tutto il mondo, si tratta di uno studio prospettico randomizzato in doppio cieco.
Nello studio sono stati arruolati pazienti con malattia di Castleman multicentrica sintomatici. L’attribuzione del tipo di trattamento è stata stabilita per randomizzazione, la stratificazione al baseline è avvenuta in base all’utilizzo o meno di steroide. I pazienti sono stati randomizzati (2:1) a ricevere siltuximab (11 mg/kg infusione ev ogni 3 settimane) o placebo. Tutti i pazienti hanno inoltre ricevuto le migliori terapie di supporto. Il trattamento è stato continuato fino a progressione.
L’endpoint primario era l’ottenimento di una risposta sulla patologia e sui sintomi della malattia per un minimo di 18 settimane per una popolazione di pazienti studiata per intention-to-treat. Questo studio è registrato su ClinicalTrials.gov, numero NCT01024036.
Risultati
Sono stati sottoposti a screening 140 pazienti, di questi, 79 sono stati assegnati alla terapia con siltuximab (n=53) o al placebo (n=26). Risposte durevoli sulla malattia e sui sintomi sono state registrate in 18 pazienti (34%) dei 53 del gruppo siltuximab e in nessuno dei 26 pazienti del gruppo placebo (differenza del 34,0%, 95% CI 11,1–54,8, p=0,0012).
L’incidenza di eventi avversi di grado 3 o maggiori [25 (47%) vs 14 (54%)] e di eventi avversi seri [12 (23%) vs 5 (19%)] è stata simile nei due gruppi nonostante la durata media di trattamento maggiore nel braccio con siltuximab rispetto a quella con placebo (375 giorni range 1–1031 vs 152 giorni range 23–666). Gli eventi di grado 3 più frequenti sono stati l’astenia (5 vs 1), le sudorazioni notturne (4 vs 1) e l’anemia (1 vs 3). Tre (6%) dei 53 pazienti hanno presentato eventi avversi seri ragionevolmente correlabili con il farmaco sperimentale siltuximab (infezioni del tratto inferiore delle vie respiratorie, reazione anafilattica e sepsi).
Conclusioni
Siltuximab associato al miglior trattamento di supporto è risultato superiore al solo trattamento di supporto nei pazienti con malattia di Castleman multicentrica sintomatica ed è ben tollerato anche per somministrazioni protratte nel tempo. Gli Autori concludono che siltuximab rappresenta un’importante opzione di trattamento per i pazienti con questa patologia.