Numero speciale di "Impact Factor News” n° 3 - Ottobre 2014
Background
Più del 40% dei pazienti anziani affetti da linfoma diffuso a grandi cellule (DLBCL) che ricevono come trattamento di prima linea un regime chemioimmunoterapico con rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisolone ogni 21 giorni (R-CHOP21) vanno incontro a recidiva di malattia o presentano una malattia refrattaria. Lenalidomide ha dimostrato di avere una elevata attività antilinfoma in pazienti con DLBCL recidivato/refrattario. In questo studio di fase II (REAL07), gli Autori si sono proposti di saggiare la sicurezza e l’efficacia dell’associazione di lenalidomide con R-CHOP21 in pazienti anziani affetti da DLBCL e candidati a terapia di prima linea.
Pazienti e metodi
Lo studio REAL07 è uno studio aperto multicentrico effettuato in 13 Centri in Italia e uno in Germania. I pazienti eleggibili avevano un’età compresa tra i 60–80 anni; nuova diagnosi di DBLCL, naïve dal punto di vista dei trattamenti, CD20-positivi, con DLBCL o linfoma follicolare grado 3b e con stadio Ann Arbor II–IV; Eastern Cooperative Oncology Group performance status di 0–2; International Prognostic Index (IPI) risk almeno low-intermediate, intermediate-high, o high. I pazienti dovevano essere considerati fit in accordo con le scale geriatriche.
I pazienti arruolati ricevevano 15 mg di lenalidomide per os nei giorni 1–14 ogni 21 giorni, e dosi standard del regime polichemio-immunoterapico R-CHOP21 (375 mg/m² di rituximab ev, 750 mg/m² di ciclofosfamide ev, 50 mg/m² di doxorubicina ev e 1,4 mg/m² di vincristina ev al giorno 1 e 40 mg/m² di prednisone per os nei giorni 1–5) per un totale di sei cicli.
L’endpoint primario era la percentuale di risposte globali intese come la somma delle risposte complete e delle risposte parziali valutate a fine trattamento secondo i criteri Cheson 2007. L’analisi è stata condotta in intention-to-treat. Questo studio è registrato su ClinicalTrials.gov, numero NCT00907348.
Risultati
Sono stati arruolati 49 pazienti: 9 sono stati arruolati nella fase 1 in un periodo compreso tra il 23 ottobre 2008 e il 4 giugno 2009. La dose massima tollerata di lenalidomide che è stata somministrata era di 15 mg/die. Quaranta pazienti sono stati arruolati nella fase 2 dello studio in un periodo di tempo compreso tra il 28 aprile 2010 e il 3 giugno 2011. Quarantacinque pazienti (92%, 95% CI 81–97) hanno ottenuto una risposta (42 [86%] RC; 3 [6%] RP). Tre pazienti non hanno risposto (6%) e un paziente è deceduto (2%) per cause non correlate al trattamento o alla malattia. Duecentosettantasette (94%) dei 294 cicli di lenalidomide e R-CHOP21 pianificati sono stati effettivamente completati. Per quanto concerne le tossicità, la neutropenia di grado 3–4 è stata riportata in 87 cicli (31%), la leucopenia di grado 3–4 in 77 (28%) e la trombocitopenia di grado 3–4 in 35 (13%).
Non sono stati riportati eventi avversi non ematologici severi di grado 4. Durante il trattamento non ci sono stati decessi per tossicità legate alla terapia. Per quanto riguarda i dati di sopravvivenza, la Figura 1 riporta PFS (progression-free survival) e OS (overall survival) dell’intera popolazione.
Conclusioni
Gli Autori concludono che l’associazione lenalidomide con R-CHOP21 è efficace e scevra da effetti tossici non sostenibili in una popolazione di pazienti anziani fit affetti da DLBCL in prima linea di trattamento.