Numero speciale di "Impact Factor News” n° 3 - Ottobre 2014
Finalità dello studio
Stabilire il ruolo della [18F]FDG-PET/CT dopo chemioimmunoterapia con schemi contenenti antracicline e rituximab in pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule primitive del mediastino (PMLBCL).
Pazienti e metodi
Dei 125 pazienti arruolati prospetticamente nello studio IELSG-26, 115 erano eleggibili per la revisione centralizzata delle PET/CT alla fine del trattamento di chemioimmunoterapia standard, utilizzando la scala di Deauville. Lo studio prevedeva il consolidamento con radioterapia sul mediastino ed è stato effettuato in 102 pazienti (Figura 1).
Risultati
Cinquantaquattro pazienti (47%) hanno ottenuto una risposta completa metabolica (CMR), definita come la completa negativizzazione dell’imaging o un residuo PET inferiore all’uptake del mediastino (MBP). Nei rimanenti 61 pazienti (53%), l’uptake residuo era maggiore del MBP ma inferiore a quello del fegato in 27 (23%); in 24 pazienti (21%) l’uptake risultava maggiore di quello del fegato con 10 pazienti (9%) che presentavano un uptake marcatamente superiore a quello del fegato. La CMR dopo chemioimmunoterapia era predittiva di una PFS a 5 anni significativamente maggiore (PFS 98 vs 82%; p=0,0044) e una OS significativamente superiore (OS 100 vs 91%; p=0,0298) (Figura 2).
I pazienti con un residuo PET con uptake maggiore di MBP ma inferiore rispetto a quello del fegato hanno presentato un outcome altrettanto favorevole senza eventi di ricaduta.
Utilizzando come cut-off di positività PET l’uptake del fegato (score 3 e 4 di Deauville) è possibile discriminare meglio tra pazienti con alto e basso rischio di ricaduta con una PFS a 5 anni del 99% versus 68% (p <0,001) e una OS a 5 anni del 100% versus 83% (p <0,001) (Figura 3).
Conclusioni
Nonostante un rate di remissioni metabolicamente negative dopo chemioimmunoterapia che si attesta al 47%, più del 90% dei pazienti ha una probabilità di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni. Questo studio pone le basi per l’utilizzo della PET come razionale per discriminare in quali pazienti affetti da PMLBCL effettuare la radioterapia di consolidamento.