Numero speciale di "Impact Factor News” n° 3 - Ottobre 2015
Introduzione
Il 20% dei pazienti affetti da linfoma follicolare (FL) va incontro a progressione di malattia (POD) entro due anni da un’iniziale immuno-chemioterapia, tale percentuale non è stata modificata dall'introduzione della terapia di mantenimento come dimostrato nello studio PRIMA. Come a indicare un sottogruppo di pazienti con una malattia biologicamente differente che potrebbe quindi beneficiare di approcci terapeutici differenti. In questo articolo gli Autori hanno analizzato dati estratti dal National LymphoCare Study al fine di identificare se i fattori prognostici del FL (es. FLIPI, FLIPI2) siano correlabili a una POD precoce e se una POD precoce sia predittiva di una minor sopravvivenza globale.
Pazienti e metodi
Un totale di 588 pazienti affetti da FL stadio 2-4 hanno ricevuto come immuno-chemioterapia di prima linea rituximab associato a ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina, e prednisone (R-CHOP). Sono stati così definiti due gruppi: il primo comprendente i pazienti con una precoce POD (≤2 anni dalla diagnosi) il secondo (considerato il gruppo di riferimento) comprendente quelli con una POD >2 anni.
Un set indipendente di validazione composto da 147 pazienti con FL che hanno ricevuto come terapia di prima linea R-CHOP, è stato quindi analizzato per la riproducibilità e la validazione dei dati.
Risultati
Dei 588 pazienti, il 19% (n=110) ha avuto una precoce POD, il 71% (n=420) erano nel gruppo di riferimento, mentre l’8% (n=46) è stato perso al follow-up, e il 2% (n=12) è morto per altre cause in meno di due anni dalla diagnosi. La sopravvivenza globale a 5 anni (OS5yrs) è risultata più bassa nel gruppo della POD precoce rispetto al gruppo di riferimento (50 vs 90%). Questo trend è stato mantenuto dopo la stratificazione del FL International Prognostic Index (hazard ratio 6,44; 95% CI, 4,33–9,58). Anche nel set di validazione i risultati sono stati simili (FL International Prognostic Index–adjusted hazard ratio, 19,8) (Figura 1).
Conclusioni
Nei pazienti con FL che ricevono come prima linea di trattamento R-CHOP, la POD entro due anni dalla diagnosi è associata a un outcome altamente insoddisfacente e dovrebbe essere ulteriormente validata come endpoint standard nei trial di immuno-chemioterapia per pazienti con FL in prima linea. Infatti questo sottogruppo di pazienti ad alto rischio necessita la promozione di studi prospettici disegnati tenendo conto del loro outcome non accettabile e della verosimile differente biologia della malattia che necessita quindi trattamenti diversificati anche in prima linea.