Numero speciale di "Impact Factor News” n° 4 - Ottobre 2022
Introduzione
Una quota di pazienti affetti da piastrinopenia immune (ITP), indipendentemente dalla risposta al trattamento iniziale, necessita di un uso continuativo di terapie alternative. Rilzabrutinib, un inibitore orale covalente e reversibile della tirosin-chinasi di Bruton (BTK), può aumentare la conta piastrinica nei pazienti con ITP mediante due meccanismi d'azione: la riduzione della distruzione da parte dei macrofagi, mediata dal recettore FcY, e la diminuzione della produzione di autoanticorpi patogeni.
Metodi
In uno studio clinico internazionale, in aperto, di fase I–II (dose finding), è stata valutata la terapia con rilzabrutinib in pazienti con ITP precedentemente trattati e che non avevano ottenuto una risposta stabile. Sessanta pazienti sono stati trattati con varie dosi di rilzabrutinib, durante il periodo di studio della durata di 24 settimane. La dose iniziale di rilzabrutininb nelle diverse coorti era di 200 mg una volta al giorno, 400 mg una volta al giorno, 300 mg due volte al giorno e 400 mg due volte al giorno, rispettivamente. Era, inoltre, previsto un incremento di dose intra-paziente ogni 28 giorni, con la finalità di ottimizzare la risposta. La valutazione della sicurezza del farmaco e la risposta piastrinica (definita come almeno due conte piastriniche ≥50×103 mm3 e un aumento rispetto al basale di ≥20×103 mm3 senza l'uso di farmaci di salvataggio) erano gli endpoints primari del trial.
Risultati
Nei 60 pazienti in studio, la conta piastrinica mediana al baseline era pari a 15×103 mm3 (range 10–33x103 mm3), la durata mediana della malattia era di 6,3 anni (range 0,4–52,5) e i pazienti avevano ricevuto in precedenza quattro diverse terapie per l’ITP (range 1–17) (Figura 1).
Con un follow-up mediano di 167,5 giorni (range 4–293), 24 su 60 pazienti (40%) totali e 18 su 45 pazienti (40%) che avevano iniziato il trattamento con rilzabrutinib alla dose più alta hanno raggiunto l'endpoint primario di risposta piastrinica. Il tempo mediano per il raggiungimento di una conta piastrinica di almeno 50×103 mm3 era di 11,5 giorni. Tra i pazienti che hanno ottenuto un incremento della conta piastrinica, la risposta è stata mantenuta in quasi i due terzi delle visite nelle 24 settimane di studio, con una conta piastrinica superiore a 50000/mm3. Tutti gli eventi avversi correlati al trattamento sono stati di grado 1 o 2 e per lo più transitori. Non si sono verificate emorragie o eventi trombotici correlati al trattamento di grado superiore o uguale a 2 (Figura 2).
Conclusioni
Nei pazienti con ITP cronica, rilzabrutinib si è dimostrato attivo e ha determinato una bassa incidenza di eventi avversi a tutti i livelli di dose esplorati. La dose di 400 mg due volte al giorno è stata identificata come la dose per ulteriori test. Nel complesso, rilzabrutinib ha mostrato un'attività clinica rapida e duratura nei pazienti con ITP pluritrattata.