Numero speciale di "Impact Factor News” n° 4 - Ottobre 2022
Introduzione
Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi (NDMM) idonei al trapianto, l'uso ottimale dell'induzione con triplette/quaterne, del trapianto di cellule staminali autologhe (ASCT) e del mantenimento con lenalidomide continua ad evolversi. Nello studio DETERMINATION viene valutato l'effetto dell'aggiunta dell’ASCT, seguito da terapia di mantenimento con lenalidomide fino a progressione della malattia, all’induzione con la tripletta RVD (lenalidomide, bortezomib, desametasone).
Metodi
Lo studio, di fase III, è stato condotto in pazienti adulti (da 18 a 65 anni) affetti da mieloma sintomatico che avevano ricevuto un ciclo di RVD. I pazienti sono stati randomizzati, con rapporto 1:1, a ricevere:
- nel gruppo RVD da solo: due cicli RVD aggiuntivi, mobilizzazione delle cellule staminali e cinque ulteriori cicli RVD;
- nel gruppo ASCT: due cicli RVD aggiuntivi e mobilizzazione delle cellule staminali, seguiti da melfalan ad alte dosi con ASCT e ulteriori due cicli RVD.
I pazienti di entrambi i gruppi hanno ricevuto terapia di mantenimento con lenalidomide fino a progressione della malattia o sospensione per effetti collaterali inaccettabili. L'endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione (PFS).
Risultati
Con un follow-up mediano di 76,0 mesi nei 357 pazienti del gruppo RVD da solo e i 365 del gruppo ASCT, si sono verificati 328 eventi di progressione o morte; il rischio di eventi era più alto del 53% nel gruppo RVD da solo rispetto al gruppo ASCT (hazard ratio, HR 1,53; confidence interval, CI 95%:1,23–1,91; p <0,001). La PFS è stata di 46,2 mesi nel gruppo RVD e 67,5 mesi nel gruppo ASCT (Figura 1).
Per quanto riguarda la risposta al trattamento, la percentuale dei pazienti con una risposta parziale o migliore è stata del 95,0% nel gruppo RVD da solo e del 97,5% nel gruppo ASCT (p=0,55); una risposta completa o migliore è stata ottenuta dal 42,0 e dal 46,8% dei pazienti nei due gruppi, rispettivamente (p=0,99) (Tabella 1).
La durata mediana della terapia di mantenimento è stata di 36,4 mesi nel braccio RVD da solo e 41,5 mesi nel gruppo ASCT. Gli eventi avversi correlati al trattamento di grado ≥ 3 sono stati pari al 78,2 e 94,2%; in particolare, come atteso, gli eventi avversi ematologici sono stati più comuni nel gruppo dei trapianti. Inoltre, il trapianto ha determinato un peggioramento transitorio della qualità di vita. La sopravvivenza a cinque anni è stata del 79,2 e 80,7% (HR per morte, 1,10; CI 95%: 0,73–1,65). Sono in corso ulteriori indagini per esaminare l’outcome dei pazienti in base al rischio citogenetico.
Conclusioni
Tra gli adulti con mieloma multiplo, RVD più ASCT era associato a una PFS più lunga rispetto al solo RVD. Invece, non è stato osservato alcun beneficio in termini di sopravvivenza globale.