Numero speciale di "Impact Factor News” n° 4 - Ottobre 2023
Introduzione
Epcoritamab è un anticorpo bispecifico che coinvolge le cellule T CD3xCD20, somministrato per via sottocutanea, che attiva le cellule T, commissionandole ad eliminare le cellule B CD20+ maligne. Epcoritamab in monoterapia ha già dimostrato una potente attività antitumorale nell’incremento della dose nei sottotipi di linfoma non Hodgkin a cellule B.
Metodi
Nella coorte di espansione di dose dello studio di fase I/II (identificatore ClinicalTrials.gov: NCT03625037), pazienti adulti con linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario (LBCL R/R) CD20+ e che avevano ricevuto almeno due linee terapeutiche precedenti (comprese le terapie anti-CD20) sono stati sottoposti a trattamento con epcoritamab per via sottocutanea in cicli di 28 giorni (dosi incrementali una volta alla settimana nelle settimane 1–3 del ciclo 1, poi dosi complete una volta alla settimana durante il ciclo 3, una volta ogni 2 settimane nei cicli 4–9 e una volta ogni 4 settimane nel ciclo 10 e successivamente), fino alla progressione della malattia o alla tossicità inaccettabile. L'endpoint primario era il tasso di risposta complessivo da parte del comitato di revisione indipendente.
Risultati
Al 31 gennaio 2022, sono stati trattati 157 pazienti (età mediana, 64 anni [intervallo: 20–83]; mediana di tre linee terapeutiche precedenti [intervallo: 2–11]; malattia refrattaria primaria: 61,1%; esposizione delle cellule T a un precedente recettore dell'antigene chimerico (CAR): 38,9%). A un follow-up mediano di 10,7 mesi, il tasso di risposta globale è stato del 63,1% (confidence interval CI 95%: 55,0–70,6) e il tasso di risposta completa è stato del 38,9% (CI 95%: 31,2–46,9). La durata mediana della risposta è stata di 12 mesi (tra i soggetti con risposta completa, non raggiunta). I tassi di risposta complessivi e completi erano simili nei principali sottogruppi pre-specificati. Gli eventi avversi più comuni emersi dal trattamento sono stati la sindrome da rilascio di citochine (49,7%; grado 1 o 2: 47,1%; grado 3: 2,5%), la piressia (23,6%) e l’affaticamento (22,9%). La sindrome da neurotossicità associata alle cellule immunitarie effettrici (ICANS) si è verificata nel 6,4% dei pazienti con un evento fatale.
Conclusioni
Epcoritamab sottocutaneo ha prodotto risposte profonde e durature e una sicurezza gestibile in pazienti altamente refrattari con LBCL, compresi quelli con precedente esposizione a cellule CAR-T.