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ottobre 2024 Articolo precedente Articolo successivo
Zanwar S, et al. J Clin Oncol 2024; 42: 2527–2536
Abstract
Full-text
Modello semplificato di stratificazione del rischio per pazienti con macroglobulinemia di Waldenström

Introduzione

La macroglobulinemia di Waldenström (WM) è una patologia indolente. I pazienti che necessitano di un trattamento rappresentano un numero esiguo ma sono caratterizzati da un outcome eterogeneo, con prognosi quoad vitam che vanno da forme simili a quelle della popolazione generale coeva fino a casi di trasformazione istologica in malattie aggressive e refrattarie. Dallo sviluppo dell'International Prognostic Scoring System sono emerse nuove terapie e la mutazione MYD88L265P viene ora frequentemente valutata al momento della diagnosi, comportando il riesame dei parametri prognostici.

Metodi

In questo lavoro gli autori hanno esaminato i dati di 889 pazienti naïve al trattamento con WM attiva, osservati consecutivamente tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2017, per identificare i predittori clinici della sopravvivenza globale (OS) in analisi univariate. I pazienti con dati completi per i parametri significativi sulle analisi univariate (n=341) sono stati inclusi in un'analisi multivariata per ricavarne un modello prognostico, successivamente validato in una coorte multi-istituzionale.

Risultati

Nella coorte di derivazione (n=341), età (hazard ratio, HR: 1,9; confidence interval [CI] 95%: 1,2–2,1; p=0,0009), lattato deidrogenasi sierica (LDH) sopra il limite superiore della norma (HR: 2,3; CI 95%: 1,3–4,5; p=0,007) e albumina sierica <3,5 g/dL (HR: 1,5; CI 95%: 0,99–2,3; p=0,056) erano fattori prognostici indipendenti. Assegnando un punteggio di 1 punto ciascuno all'albumina <3,5 g/dL (HR: 1,5) e all'età 66–75 anni (HR: 1,4) e assegnando 2 punti per l'età >75 anni (HR: 2,6) o LDH elevata (HR: 2,3), venivano osservati quattro gruppi con risultati distinti sulla base dei punteggi compositi. L'OS a 5 anni era pari al 93% per i soggetti a basso rischio (punteggio 0), all’82% per quelli a rischio intermedio-basso (punteggio 1), al 69% per quelli a rischio intermedio (punteggio 2) e al 55% per quelli ad alto rischio (punteggio ≥3; p <0,0001). Nella coorte di validazione (n=335), il modello manteneva il suo valore prognostico, con una OS a 5 anni del 93, 90, 75 e 57%, rispettivamente, per i quattro gruppi (p <0,0001).

Conclusioni

Il sistema di stadiazione modificato per la WM (MSS-WM), che utilizza età, albumina e LDH, è un modello prognostico semplice, clinicamente utile e validato esternamente che stratifica in modo affidabile il rischio di pazienti con WM sintomatica in quattro gruppi con prognosi distinta.

 

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Impact factor news: ISSN 2611-0067 (Online)
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