Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2015
Background
Anche se con l’avvento della modalità di somministrazione sottocute di rituximab questo lavoro potrebbe sembrare “superato” abbiamo deciso di selezionarlo e proporvelo perché sicuramente ci sono degli aspetti di farmacocinetica che ancora non conosciamo appieno e che vale la pena esplorare.
In questo lavoro gli Autori hanno voluto studiare la farmacocinetica, la tossicità e l’efficacia della esposizione protratta a rituximab nei pazienti anziani affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL).
Pazienti e metodi
Nel trial SMARTE-R-CHOP-14, rituximab è stato somministrato al dosaggio di 375 mg/m2 associato a sei cicli di polichemioterapia secondo schema CHOP ogni 14 giorni (6xR-CHOP-14), nei giorni 4, 0, 10, 29, 57, 99, 155 e 239. La farmacocinetica e l’outcome di questi pazienti sono stati comparati con quelli dei pazienti che hanno ricevuto 6 cicli R-CHOP-14 in combinazione a otto somministrazioni di rituximab ogni due settimane nel contesto dello studio RICOVER-60 (Rituximab With CHOP Over Age 60 Years) (Figura 1).
Risultati
Per quanto concerne le risposte, il rate di risposte complete (CR) e di risposte complete non confermate (CRu) è stato del l’85% in 189 pazienti valutabili, in particolare, andando a suddividere i pazienti in base alla stratificazione dell’International Prognostic Index (PI), il rate di CR è stato del 90% per i 90 pazienti a buona prognosi (IPI 1 e 2), e dell’81% per i 99 pazienti a cattiva prognosi (IPI, da 3 a 5) (Tabella 1).
La sopravvivenza libera da eventi (EFS) a 3 anni è stata rispettivamente del 71% per tutta la popolazione in analisi, del 75% per i pazienti a buona prognosi e del 67% per i pazienti a cattiva prognosi; la OS a 3 anni dell’intera coorte in analisi è stata dell’84%, per il gruppo a buona prognosi è stata dell’88% e per il gruppo a cattiva prognosi dell’80%; non è stata riscontrata alcuna differenza di genere. Il confronto con i 306 pazienti dello studio RICOVER-60 (divisi per prognosi come segue: buona prognosi: 183; cattiva prognosi: 123) non ha evidenziato differenze tra le due categorie di pazienti; pertanto l’esposizione protratta a rituximab dello studio SMARTER-CHOP-14 confrontato alla posologia del RICOVER-60 ha dimostrato di ottenere una miglior EFS a 3 anni (67% vs 54%) e una miglior OS (80% vs 67%) nei pazienti a cattiva prognosi (Figura 2).
Conclusioni
Gli Autori concludono che l’esposizione protratta a rituximab comparata alle otto dosi a cadenza quindicinale in combinazione a 6 cicli di R-CHOP-14 migliora in modo significativo l’outcome di pazienti anziani a cattiva prognosi affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B, senza incrementare la tossicità. Gli Autori aggiungono che a loro conoscenza, i risultati ottenuti con la schedula di rituximab dello studio SMARTE-R-CHOP-14 sono i migliori riportati a oggi in questo subset di pazienti. In particolare, nel sottogruppo dei pazienti a cattiva prognosi, lo schema con tempo di esposizione protratta a rituximab permette di ottenere un outcome superiore rispetto alla coorte storica dei pazienti trattati con 6 cicli R-CHOP-14, a parità di tossicità.
A fronte di questi risultati gli Autori affermano che sia necessario condurre uno studio prospettico randomizzato per validare il dato.