Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2015
Background
Il DLBCL è il sottotipo più comune di linfoma non Hodgkin, è trattato con immuno-chemioterapia con l’ottenimento di un elevato tasso di remissioni complete. Nell’impostazione del tipo e della frequenza delle indagini radiologiche nel follow-up post-trattamento si riscontra una notevole eterogeneità. Thompson e colleghi hanno effettuato uno studio retrospettivo volto a valutare l’utilità delle indagini strumentali nel follow-up. La riduzione delle indagini radiologiche consentirebbe la riduzione dei costi del follow-up, una razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse sanitarie e garantirebbe una minore esposizione a radiazioni dei pazienti.
Metodi
Identificazione dei pazienti con una nuova diagnosi di DLBCL, trattati con chemio-immunoterapia a base di antracicline, nei registri di patologia Molecular Epidemiology Resource (MER) dell’University of Iowa/Mayo Clinic Lymphoma Specialized Program of Research Excellence e del Léon Bérard Cancer Center di Lione (coorte indipendente di validazione). Per i pazienti che avevano manifestato una recidiva di malattia sono stati raccolti i dati relativi alla recidiva e all’outcome.
Risultati
Nel registro MER sono stati identificati 680 individui affetti da DLBCL, dei quali 552 (81%) in remissione dopo la terapia d’induzione. Su 552 pazienti, 112 hanno manifestato una recidiva (20%). La maggior parte delle recidive (64%) è stata diagnosticata al di fuori di un controllo di follow-up programmato. Il 36% delle recidive è stato identificato in corso di controlli di follow-up, in questo sottogruppo di pazienti, molti presentavano sintomi clinici, masse all’esame obiettivo o incremento delle LDH, oltre alle alterazioni degli esami strumentali. Le indagini radiologiche di sorveglianza hanno consentito la diagnosi ed erano l’unico indicatore di recidiva preclinica, in 9 pazienti su 552 (1,6%) in follow-up dopo il trattamento di prima linea.
Nella coorte di Lione (222 pazienti) sono state registrate 55 recidive, 21 delle quali (38%) in occasione di controlli programmati. Escludendo i pazienti con manifestazioni cliniche di malattia e gli istotipi indolenti di linfoma, le indagini strumentali hanno permesso di identificare la recidiva prima delle manifestazioni cliniche del DLBCL in 4 di 222 pazienti (1,8%).
Non è stata riscontrata alcuna differenza in sopravvivenza tra le recidive identificate con i controlli di follow-up rispetto a quelle diagnosticate al di fuori del follow-up programmati in entrambe le coorti (MER p=0,56; Lione p=0,25) (Figura 1).
Conclusioni
La maggior parte delle recidive vengono diagnosticate al di fuori dei follow-up pianificati, senza che questo determini alcuna differenza nell’outcome in termini di sopravvivenza, rispetto a quelle identificate in fase preclinica.
I dati pubblicati impongono una riflessione sull’utilizzo di indagini periodiche di sorveglianza nel follow-up dei DLBCL e sottolineano l’importanza di una accurata valutazione clinica e dell’educazione dei pazienti relativamente ai segni e sintomi di recidiva.