Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2017
Obiettivi
Come riportato nella nuova revisione WHO 2016 delle patologie linfoproliferative croniche (Blood Journal, June 2016), i linfomi double-hit (DHL) e i linfomi double-expressor (DEL) sono dei sottotipi di linfoma diffuso a grandi cellule B che hanno un outcome particolarmente sfavorevole dopo un trattamento di immunochemioterapia standard (es. R-CHOP) e per i quali non esiste ad oggi un consenso su quale sia il trattamento d’elezione. Ancor meno chiare sono le informazioni sull’outcome dei pazienti con istologia DEL o DHL nel contesto della malattia in recidiva o refrattaria che ricevono un consolidamento con alte dosi in seconda linea di trattamento.
In questo lavoro gli Autori hanno raccolto in modo retrospettivo i casi di DLBCL sottoposti a chemioterapia ad alte dosi in seconda linea di trattamento, per studiare l’impatto prognostico dello stato DEL o DHL sull’outcome della chemioterapia ad alte dosi in pazienti recidivati/refrattari con DLBCL.
Pazienti e metodi
Sono stati considerati arruolabili nello studio pazienti affetti da DLBCL recidivati/refrattari con malattia chemiosensibile alla seconda linea e che hanno effettuato un consolidamento con alte dosi con supporto di cellule staminali, dei quali fosse disponibile materiale istologico della diagnosi negli archivi dell’anatomia patologica dei centri di appartenenza. Due Istituzioni sono state coinvolte nel progetto.
Le indagini eseguite sono state di immunoistochimica (per MYC, BCL2, BCL6) e di ibridazione in situ con immunofluorescenza (FISH) per MYC. In caso di riscontro di riarrangiamento o di duplicazione di MYC, veniva eseguita l’analisi FISH anche per BCL2 e BCL6.
Risultati
Nello studio sono stati inclusi 117 pazienti; il 44% classificabili come DEL e il 10% come DHL (Tabella 1). Le due categorie DEL e DHL sono risultate essere associate a una PFS inferiore rispetto ai DLBCL. Il sottogruppo DHL era inoltre associato a una inferiore sopravvivenza globale (OS). La PFS a 4 anni nei pazienti con DEL, paragonata con il gruppo non-DEL, risultava del 48 versus 59% (p=0,049); la OS a 4 anni era del 56 versus 67% (p=0, 10) (Figura 1). Nei pazienti con DHL la PFS a 4 anni confrontata con quella del gruppo non-DHL era del 28 versus 57% (p=0,013); la OS, sempre a 4 anni, era del 25 versus 61% (p=0,002) (Figura 2). Il ristretto numero di pazienti che presentava lo stato concomitante sia di DEL sia di DHL presentava un outcome infausto con una PFS a 4 anni pari a 0%.
Nei modelli di analisi multivariata DEL e DHL risultavano indipendentemente associati a una PFS inferiore, mentre DHL e lo stato di risposta parziale (versus quello risposta completa) al momento del trapianto erano associate a una OS inferiore.
Conclusioni
Gli Autori concludono che i due sottogruppi istologici DEL e DHL sono entrambi associati a un outcome inferiore dopo chemioterapia ad alte dosi rispetto al gruppo con DLBCL classico nel setting di pazienti recidivati/refrattari alla prima linea. Anche se la chemioterapia ad alte dosi rimane un trattamento potenzialmente curativo, questi pazienti e in particolare quelli con istotipo DHL, sono un sottogruppo ad alto rischio per i quali è necessario individuare delle strategie terapeutiche target differenti dalla sola chemioterapia ad alte dosi.