Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2018
Introduzione
Attualmente lo standard di trattamento nei pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo (MM) non candidabili a chemioterapia ad alte dosi è la combinazione bortezomib, melphalan e prednisone (VMP). L’aggiunta alla tripletta dell’anticorpo monoclonale anti-CD38 daratumumab, efficace da solo o in combinazione nel MM recidivato refrattario, è stata testata nello studio ALCYONE.
Pazienti e metodi
Lo studio multicentrico, di fase III, ha randomizzato con rapporto 1:1 706 pazienti con MM di nuova diagnosi e non candidabili a trapianto autologo, a ricevere 9 cicli VMP classico (gruppo controllo) o VMP con aggiunta di daratumumab (gruppo daratumumab). Daratumumab al dosaggio di 16 mg/kg ev una volta alla settimana nel primo ciclo, ogni 3 settimane nei cicli dal 2 al 9 e, dopo il mese 9, ogni 4 settimane fino alla progressione. La progression-free survival (PFS) era l’endpoint primario dello studio.
Risultati
Con un follow-up mediano di 16,5 mesi, nell’analisi ad interim programmata, la PFS a 18 mesi era del 71,6% (95% CI, 65,5–76,8) nel gruppo daratumumab e 50,2% (95% CI, 43,2–56,7) nel gruppo di controllo (hazard ratio per progressione o morte, 0,50; 95% CI, 0,38–0,65; p <0,001) (Figura 1).
Il tasso di risposte complessive era del 90,9% nel gruppo daratumumab rispetto al 73,9% nel gruppo di controllo (p <0,001), e il tasso di remissione completa o migliore (stringent CR) era del 42,6%, verso il 24,4% (p <0,001). Analogamente la negativizzazione della malattia minima residua (con una sensibilità di 1 cellula tumorale ogni 105 leucociti), era ottenuta nel 22,3% dei pazienti trattati con il monoclonale e nel 6,2% dei pazienti nel gruppo standard (p <0,001).
Per quanto riguarda i più comuni eventi avversi di grado 3-4, erano per lo più tossicità ematologiche, si è inoltre osservato un incremento degli episodi infettivi nel gruppo daratumumab (Tabella 1).
Conclusioni
Gli Autori concludono che nei pazienti affetti da MM di nuova diagnosi non candidabili al trapianto, l'aggiunta dell'anticorpo monoclonale anti-CD38 daratumumab al trattamento standard VMP, prolunga in modo significativo la PFS e dimezza il rischio di progressione o decesso con un buon profilo complessivo di sicurezza. (ALCYONE ClinicalTrials.gov number, NCT02195479.)