Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2020
Introduzione
Il mieloma provoca immunodeficienza profonda e infezioni ricorrenti e gravi. Nel Regno Unito vengono diagnosticati circa 5500 nuovi casi di mieloma all'anno e un quarto dei pazienti sviluppa un'infezione grave entro tre mesi dalla diagnosi. Lo studio TEAMM è stato disegnato per valutare se i pazienti con nuova diagnosi di mieloma possano trarre beneficio dalla profilassi antibiotica e per valutare l’impatto della profilassi sull’insorgenza di antibiotico-resistenza e sull’incidenza di infezioni associate all'assistenza sanitaria.
Metodi
Lo studio TEAMM randomizzato prospettico, multicentrico, in doppio cieco, ha arruolato pazienti di età ≥21 anni con mieloma multiplo (MM) all’esordio in 93 ospedali del Regno Unito. Tutti i pazienti sono stati arruolati entro 14 giorni dall'inizio del trattamento attivo per il MM e sono stati assegnati in modo casuale con rapporto 1:1 a ricevere la profilassi antibiotica con levofloxacina o il placebo. I pazienti venivano stratificati per centro, filtrato glomerulare e intenzione di procedere a terapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe. Ai pazienti sono stati somministrati 500 mg di levofloxacina o placebo, per via orale una volta al giorno per 12 settimane, era previsto un aggiustamento della dose in base alla filtrazione glomerulare calcolata. I pazienti sono stati sottoposti a visite di follow-up ogni quattro settimane fino alla settimana 16 e, successivamente, a un anno. L'outcome primario era la valutazione del numero di episodi febbrili o la morte per tutte le cause entro le prime 12 settimane di trattamento.
Risultati
Tra il 15 agosto 2012 e il 29 aprile 2016, sono stati arruolati 977 pazienti a ricevere profilassi con levofloxacina (489 pazienti) o placebo (488 pazienti). Il follow-up mediano è stato di 12 mesi (8–13).
Tra i 489 pazienti nel gruppo levofloxacina si sono verificati 95 (19%) episodi febbrili o decessi rispetto a 134 (27%) episodi nei 488 pazienti nel gruppo placebo (HR 0,66, IC al 95% 0,51–0,86; p=0,0018) (Figure 1 e 2). Sono stati segnalati 559 eventi avversi gravi nelle prime 16 settimane dall'inizio del trattamento (308 [52%] dei quali erano nel gruppo levofloxacina e 289 [48%] dei quali erano nel gruppo placebo). Gli eventi avversi erano simili tra i due gruppi, ad eccezione di cinque episodi (1%) di tendinite per lo più reversibile nel gruppo levofloxacina.
Conclusioni
L'aggiunta della profilassi con levofloxacina al trattamento con mieloma attivo durante le prime 12 settimane di terapia ha ridotto significativamente gli episodi febbrili e i decessi rispetto al placebo, senza aumentare le infezioni correlate all’assistenza medica. Questi risultati suggeriscono che la levofloxacina in profilassi potrebbe essere utilizzata per i pazienti con mieloma di nuova diagnosi sottoposti a terapia anti-mieloma.