Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2023
Introduzione
In questo lavoro gli autori hanno riportato i risultati del trattamento prospettico di pazienti con linfomi indolenti associati al virus dell'epatite C (HCV) con antivirali ad azione diretta (DAA) appropriati per il genotipo da cui risultavano affetti, con l'obiettivo di valutare gli esiti virologici ed ematologici. Finora non sono stati pubblicati studi prospettici in questo ambito.
Metodi
FIL_BArT è uno studio prospettico, multicentrico, di fase II che ha valutato i DAA appropriati per il genotipo in pazienti HCV-positivi, non trattati, con linfomi indolenti senza criteri per il trattamento antilinfoma convenzionale immediato. L'obiettivo primario era la risposta virologica sostenuta, mentre i principali obiettivi secondari erano il tasso di risposta globale del linfoma e la sopravvivenza libera da progressione (PFS).
Risultati
Sono stati arruolati 40 pazienti, di cui 27 con linfoma della zona marginale. L'età media è stata di 68 anni. I siti extranodali sono stati coinvolti in 14 casi (35%). I genotipi principali sono stati l’1 su 16 pazienti e il 2 su 21 pazienti. Tutti i pazienti hanno ricevuto DAA guidati dal genotipo: 17 ledipasvir/sofosbuvir, 8 sofosbuvir più ribavirina e 15 sofosbuvir/velpatasvir. Tutti i pazienti hanno ottenuto una risposta virologica sostenuta (100%). I DAA sono stati ben tollerati, con solo due eventi avversi di grado 3/4. Il tasso di risposta globale del linfoma è stato del 45%, inclusi 8 pazienti (20%) che hanno ottenuto una risposta completa e 10 (25%) che hanno ottenuto una risposta parziale, mentre 16 hanno mostrato una malattia stabile e 6 sono progrediti. Con un follow-up mediano di 37 mesi, 2 pazienti sono deceduti (sopravvivenza globale a tre anni 93%; confidence interval, CI 95%: 74–98) e altri 3 pazienti sono progrediti, con una PFS a tre anni del 76% (CI 95%: 57–87).
Conclusioni
L'eradicazione dell'HCV mediante DAA è stata raggiunta nel 100% dei pazienti HCV-positivi con linfomi indolenti che non richiedevano un trattamento convenzionale immediato e ha portato a un tasso non trascurabile di risposte sul linfoma. Per tale motivo, gli autori concludono che il trattamento con DAA dovrebbe essere considerato come la terapia di prima linea in questo contesto.