Numero speciale di "Impact Factor News” n° 3 - Ottobre 2015
Obiettivo
La presenza di malattia minima residua (MRD) e l’ottenimento di una remissione completa (CR) con un recupero piastrinico incompleto (CRp) più dell’ottenimento di una remissione completa dopo la terapia di induzione predicono la recidiva di malattia nella leucemia acuta mieloide (LAM). Questi risultati suggeriscono una correlazione tra la risposta (in termini di recupero della conta periferica) e MRD al momento della remissione morfologica.
In questo lavoro gli Autori hanno esaminato questa ipotesi e in che modo la MRD e la qualità della risposta all'induzione forniscano informazioni prognostiche indipendenti anche dopo il raffronto con altri parametri prognostici rilevanti.
Pazienti e metodi
Gli Autori hanno analizzato retrospettivamente dati di 245 pazienti adulti con LAM che hanno ottenuto rispettivamente una CR, CRp, o CR con un incompleto recupero ematologico (CRi) dopo una terapia di induzione. Sono stati analizzati campioni midollari prelevati il primo giorno del recupero ematologico o nei giorni più prossimi e la MRD è stata determinata con la citofluorimetria a flusso multiparametrica a 10 colori.
Risultati
La frequenza della MRD determinata con tecnica citofluorimetrica era molto bassa nel gruppo di pazienti che otteneva una RC (19,0%), maggiore nel gruppo con CRp (54,2%), altissima nel gruppo CRi (60,9%). Analogamente, la MRD, determinata con metodiche di PCRq, risultava molto bassa nei pazienti in RC (mediana, 0,5%; range, 0,004-3,9%), intermedia nei pazienti in CRp (mediana, 1,1%; range, 0,1-4,0%) e molto elevata nei pazienti in CRi (mediana, 2,7%; range, 0,1-7,6%) (Figura 1).
Sebbene fattori prognostici pre-trattamento come la citogenetica, il cariotipo monosomiale, lo stato di malattia recidivata/refrattaria e la presenza di FLT3ITD fossero associate alla ricaduta, il loro impatto prognostico risultava molto più basso quando venivano prese in considerazione MRD e riposta, infatti il loro effetto statistico in univariata non era minimamente modificato dall’inserimento dei fattori prognostici clinici e biologici pre-trattamento (Figura 2).
Conclusioni
Questi dati indicano come parametri post-terapia come lo stato della MRD e risposta al trattamento di induzione siano importanti fattori prognostici indipendenti dell’outcome dei pazienti che raggiungono la remissione. Gli Autori concludono che sulla scorta di questi risultati lo stato della MRD e il tipo di risposta (CR vs CRp o CRi) dovrebbero rivestire un ruolo importante, molto probabilmente dominante, nella pianificazione della terapia post-induzione.