Numero speciale di "Impact Factor News” n° 3 - Ottobre 2015
Obiettivo
Lenalidomide e rituximab (LR) sono due agenti non chemioterapici attivi nel linfoma follicolare (FL). La combinazione dei due agenti non è stata mai testata nel contesto di studi randomizzati. Gli Autori hanno voluto quindi testarne l’efficacia nel setting dei pazienti affetti da FL recidivato.
Pazienti e metodi
Lo studio di fase II randomizzato di seguito riportato è il Cancer and Leukemia Group B (Alliance) 50401 trial. Lo studio inizialmente prevedeva l’assegnazione a tre bracci di trattamento (2:11): il primo costituito dall’associazione di rituximab (375 mg/m2 settimanale per 4 settimane) e lenalidomide (15 mg die nei giorni dal 1 al 21, seguiti da 7 giorni di pausa al ciclo 1 quindi alla dose di 20 mg die dal giorno 1 al 21, sempre seguito da 7 giorni di pausa, dal ciclo 2 al 12). Il secondo con rituximab in monoterapia (è stato chiuso per scarso arruolamento) e il terzo con lenalidomide in monoterapia.
I criteri di eleggibilità includevano inoltre pazienti ricaduti a precedenti trattamenti con rituximab con un tempo minimo alla progressione di sei mesi. Aspirina o eparine a basso peso molecolare (EBPM) erano consigliate nei soggetti a rischio di trombosi.
Risultati
Novantuno pazienti arruolati hanno ricevuto il trattamento (lenalidomide, n 45; LR, n 46); l’età mediana era di 63 anni (range, 34–89), di questi il 58% era a rischio intermedio alto secondo il Follicular Lymphoma International Prognostic Index. Le tossicità severe (grado 3-4) sono state rispettivamente del 58% per i pazienti nel braccio di trattamento con sola lenalidomide e 53% per quelli nel braccio di combinazione lenalidomide rituximab, con il 9 e 11% dei pazienti che hanno presentato una tossicità di grado 4; le tossicità severe comprendevano: neutropenia (16 vs 20%, rispettivamente), astenia (9 vs 13%, rispettivamente), ed eventi trombotici (16% [n 7] vs 4% [n 2], rispettivamente; p=0,157). Per quanto concerne il completamento dei 12 cicli previsti, il 36% dei pazienti del braccio lenalidomide ha terminato tutti i 12 cicli, nel braccio di combinazione LR il 63%.
Il braccio lenalidomide in monoterapia era associato a un rate di progressioni maggiore con il 22% dei pazienti che ha sospeso il farmaco a causa degli eventi avversi. L’intensità di dose ha superato l’80% in ambo i bracci.
Il rate di risposte globali è stato del 53% (con il 20% di risposte complete) nel braccio lenalidomide in monoterapia e del 76% (39% complete response) per il braccio di associazione (p = 0.029) (Tabella 1). Alla mediana di follow-up di 2,5 anni, il tempo mediano alla progressione è stato di 1,1 anno nel braccio lenalidomide in monoterapia e di 2 anni per il gruppo LR (p = 0.0023) (Figura 1).
Conclusioni
Gli Autori concludono che l’associazione lenalidomide rituximab è più efficace della monoterapia anche in pazienti precedentemente trattati con rituximab nel setting dei pazienti con linfoma follicolare recidivato, a fronte di una tossicità sovrapponibile. Questo studio rappresenta una piattaforma per l’associazione a nuovi agenti biologici per un trattamento chemo-free.