Numero speciale di "Impact Factor News” n° 4 - Ottobre 2021
Introduzione
Glofitamab è un anticorpo bispecifico che coinvolge le cellule T e che possiede una nuova struttura 2:1, con bivalenza per CD20 su cellule B e monovalenza per CD3 su cellule T. Questo studio di fase I ha valutato il glofitamab nel linfoma non-Hodgkin a cellule B (B-NHL) recidivato/refrattario (R/R). Sono presentati i dati per glofitamab come agente singolo, con il pretrattamento con obinutuzumab (Gpt) per ridurre la tossicità.
Metodi
Sette giorni prima della prima dose di glofitamab (0,005–30 mg), tutti i pazienti hanno ricevuto 1000 mg di Gpt. Le fasi di aumento della dose sono state determinate utilizzando un metodo di rivalutazione continua bayesiana con controllo del sovradosaggio. Gli endpoints primari erano la sicurezza, la farmacocinetica e la dose massima tollerata di glofitamab.
Risultati
Dopo le coorti iniziali costituite da un singolo paziente ciascuna, 171 pazienti sono stati trattati all'interno di coorti multipaziente convenzionali e hanno ricevuto almeno una dose di glofitamab. Questo studio ha incluso pazienti pesantemente pretrattati con B-NHL R/R; la maggior parte era refrattaria alla terapia precedente (155; 90,6%) e aveva ricevuto una mediana di tre precedenti terapie. Centoventisette pazienti (74,3%) avevano linfoma diffuso a grandi cellule B, linfoma follicolare trasformato o altra istologia aggressiva, e i restanti presentavano istotipi di linfoma indolente. Per quanto concerne la tollerabilità e gli effetti collaterali: cinque (2,9%) pazienti si sono ritirati dal trattamento a causa di eventi avversi. La sindrome da rilascio di citochine si è verificata in 86 su 171 pazienti (50,3%) (di questi, il 3,5% ha presentato una forma di grado severo). Due pazienti (1,2%) hanno manifestato sintomi simili alla sindrome neurotossica transitoria associata alle cellule immunitarie effettrici di grado 3.Per quanto concerne l’efficacia, l’overall response rate è stato del 53,8% (risposta completa, CR 36,8%) tra tutte le dosi e del 65,7% (CR 57,1%) in quelle somministrate alla dose raccomandata di fase II. Dei 63 pazienti con CR, 53 (84,1%) hanno una CR in corso con un massimo di 27,4 mesi di osservazione.
Conclusioni
Nei pazienti con B-NHL aggressivo R/R, glofitamab ha mostrato un'attività favorevole con CR frequenti e durevoli e un profilo di sicurezza prevedibile e gestibile.