Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2015
Background
Il linfoma follicolare (FL) è un linfoma indolente con andamento clinico variabile e con possibile progressione in un linfoma aggressivo ed è caratterizzato dalla traslocazione (14;18) che giustappone il gene BCL2 al locus delle immunoglobuline. La presenza di mutazioni di BCL2 nel FL è nota, ma non è definito il loro ruolo prognostico. Correia e colleghi hanno pubblicato su Blood uno studio volto a determinare la frequenz, la natura e il potenziale impatto clinico delle mutazioni di BCL2 in FL di grado 1 e 2.
Metodi
L’analisi è stata condotta su biopsie di pazienti affetti da FL di grado 1 e 2 identificati nel database della Mayo Clinic, suddivisi in 3 coorti:
- una coorte di studio (38 pazienti) utilizzata per valutare la frequenza di mutazioni di BCL2 e la relazione tra lo stato mutazionale e l’outcome clinico;
- una coorte di validazione: 128 pazienti dei quali fossero disponibili la biopsia dell’esordio e dell’eventuale trasformazione;
- una coorte di controllo: pazienti con diagnosi di altri linfomi o altre patologie ematologiche e soggetti normali.
Risultati
Gli Autori hanno riscontrato mutazioni codificanti di BCL2 nel 12% dei pazienti affetti da FL alla diagnosi e nel 53% dei pazienti alla trasformazione (p >0.0001). La presenza delle mutazioni alla diagnosi correla con un elevato rischio di trasformazione (hazard ratio 3,6; 95% CI 2,0–6,2; p <0.0001) e con un aumento del rischio di morte per linfoma (sopravvivenza mediana di 9,5 anni verso un sopravvivenza mediana di 20,4 anni rispettivamente in presenza o in assenza di mutazioni di BCL2; p=0,12).
Nell’analisi multivariata la presenza di mutazioni di BCL2 e un FLIPI (Follicular Lymphoma International Prognostic Index) elevato erano i fattori indipendenti nel predire il rischio di trasformazione e di morte per linfoma.
Alcune mutazioni di BCL2 si associano a un’elevata attività antiapoptotica in vitro. Consensualmente, la presenza di mutazioni di BCL2 a elevata azione antiapopotica si associava a un aumento dell’attivazione della citidina deaminasi, enzima ad azione mutagena, che potrebbe incidere sulla trasformazione in LNH aggressivi (Figura 1).
Conclusioni
Nei FL la presenza di mutazioni codificanti di BCL2 alla diagnosi correla con un peggiore outcome per l’aumentato rischio di trasformazione in linfomi aggressivi e per un maggior rischio di morte per linfoma. Gli Autori affermano che queste osservazioni sono importanti per capire i meccanismi di trasformazione dei linfomi follicolari e per lo sviluppo di future strategie terapeutiche mirate.