Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2015
Obiettivi
La presenza della mutazione del gene nucleofosmina-1 (NPM1mut) nella leucemia mieloide acuta (AML) è associata a una prognosi favorevole. Per stabilire il valore predittivo della mutazione NPM1 per i pazienti che ricevono un trapianto allogenico come terapia di consolidamento in prima remissione di malattia, gli Autori hanno paragonato l’outcome dei pazienti eleggibili a trapianto allogenico in un’analisi donor versus no-donor.
Pazienti e metodi
Dei 1179 pazienti affetti da AML (di età compresa tra i 18 e i 60 anni) trattati nel contesto del trial clinico Study Alliance Leukemia AML 2003, gli Autori hanno identificato tutti i pazienti portatori della mutazione NPM1mut con rischio cariotipico intermedio. In accordo al protocollo di studio, i pazienti ricevevano un trapianto allogenico di consolidamento in caso di disponibilità di un donatore familiare HLA-identico. I pazienti che non avevano un donatore HLA-identico ricevevano come consolidamento un trapianto autologo. Gli Autori hanno valutato con obiettivo primario composito dello studio la sopravvivenza libera da ricaduta (RFS) e la OS dei pazienti divisi in due gruppi in base alla disponibilità o meno di un donatore familiare HLA-compatibile.
Risultati
Dei 304 pazienti eleggibili, 77 avevano un donatore e 227 non avevano un donatore familare HLA-compatibile. La RFS a 3 anni nei due rispettivi gruppi donor e no-donor è stata del 71% e del 47% (p=0.005); la OS è stata del 70% e del 60%, rispettivamente (p=0.114) (Figura 1). Nei pazienti a cariotipo normale e con FLT3 internal tandem duplication negativo (n=148), la RFS a 3 anni, nel gruppo donor, è stata dell’83% e del 53% nel gruppo no donor (p=0.004); e la OS a 3 anni è stata rispettivamente dell’81% e del 75% (p=0.300) (Figura 2).
Conclusioni
Gli Autori concludono che il trapianto allogenico porta a una RFS significativamente superiore nei pazienti con LMA NPM1mut. Lo stesso vantaggio non si osserva in OS perché la maggior parte dei pazienti con NPM1mut recidivati hanno comunque risposto alla terapia di salvataggio.
Il trapianto allogenico in prima remissione ha una potente efficacia antileucemica e rappresenta pertanto una valida opzione terapeutica di consolidamento per i pazienti con NPM1mut e un donatore sibling disponibile.
Editoriale
Time to reconsider the role of allogeneic transplantation for patients with acute myeloid leukemia and NPM1 mutation
Alyea EP. J Clin Oncol 2015; 33: 381–382