Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2019
Introduzione
I pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B refrattari a terapie di prima o seconda linea o che sono recidivati dopo chemioterapia ad alte dosi hanno una prognosi infausta a breve termine.
La terapia con cellule T con recettore chimerico antigenico [(CAR) T-cell] tisagenlecleucel intercettano ed eliminano le cellule B che esprimono l’antigene CD19.
In questo studio di fase 2a, condotto da un singolo Centro, gli Sperimentatori hanno dimostrato che la terapia con tisagenlecleucel è efficace nel trattamento dei pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule (DLBCL) recidivati/refrattari.
Metodi
Si tratta di uno studio pilota di fase 2, condotto a livello internazionale, con una produzione centralizzata di tisagenlecleucel che ha coinvolto pazienti adulti affetti da DLBCL con malattia recidivata o refrattaria che erano ineleggibili a chemioterapia ad alte dosi o che erano progrediti dopo tale trattamento. L’obiettivo primario dello studio è stato la miglior risposta oggettiva ottenuta (ossia la percentuale di remissioni complete e parziali) valutato da un comitato indipendente di revisori.
Risultati
Novantatre pazienti hanno ricevuto un’infusione di tisagenlecleucel e sono stati quindi inseriti nell’analisi di efficacia dello studio. Il tempo mediano tra infusione e analisi dei dati è stato di 14 mesi (intervallo: 0,1–26 mesi). Il miglior rate di risposte oggettive è stato pari al 52% (95% CI, 41–62); il 40% dei pazienti ha ottenuto una risposta completa, il 12% una risposta parziale. Le risposte sono risultate coerenti con la stratificazione dei sottogruppi prognostici. A 12 mesi da una iniziale risposta, la quota di pazienti che non presentava una ripresa di malattia era pari al 65% (in particolare il 79% dei pazienti che aveva ottenuto una risposta completa). Le sopravvivenze sono riportate nella Figura 1: progression-free survival (PFS) e overall survival (OS) in base alla risposta ottenuta.
Gli eventi avversi severi (grado 3 e 4) più comuni e di particolare interesse clinico hanno incluso: la sindrome da rilascio citochinico (22%), disturbi neurologici (12%), citopenie di durata superiore a 28 giorni (32%), infezioni (20%) e neutropenia febbrile (14%). Tre pazienti sono deceduti per progressione di malattia nei trenta giorni successivi all’infusione. Non ci sono stati decessi dovuti all’infusione di tisagenlecleucel, alla sindrome da rilascio citochinico o a edema cerebrale. Non sono state registrate correlazioni tra tipo di risposta al trattamento e livelli di espressione di CD19 da parte delle cellule tumorali né tra tipo di risposta ed espressione di proteine correlate al checkpoint immunologico.
Conclusioni
Gli Autori hanno potuto concludere che in questo studio internazionale di fase 2a la terapia immunologica con CAR T-cell tisagenlecleucel, nei pazienti adulti affetti da DLBCL recidivati/refrattari, ha permesso di ottenere un alto numero di risposte durature (Studio JULIET; registrato su ClinicalTrials.gov numero, NCT02445248).